Gli estratti di giugno: 5 estratti per rinfrescarsi in vista dell'estate

Gli estratti di giugno: 5 estratti per rinfrescarsi in vista dell'estate

Estate Estrattore di succo

Giugno è il mese che ci dona l'estate: il periodo più solare dell'anno che corrisponde, secondo la medicina tradizionale cinese, all'elemento fuoco.
È la stagione  in cui vanno sostenuti cuore e intestino tenue.
Ecco 5 alimenti (e 5 ricette di estratti freschi) che possono aiutarti a contrastare il caldo tipico della stagione estiva e a iniziare la giornata con una marcia in più.

Il sedano

L'estratto di sedano è uno dei metodi più efficaci per contrastare il calore: ben lo conoscono i beduini del deserto, i quali sono soliti portarsi una borraccia con il succo di sedano da sorseggiare lungo le loro escursioni nel deserto.
Il motivo? Se mangiassi un sedano intero per rifornirti di sodio ed affrontare il gran caldo, il tuo corpo impiegherebbe circa un’ora per renderlo disponibile e i suoi effetti sarebbero distribuiti in questo lasso di tempo ( di fatto non li sentiresti perché in preda del caldo torrido).
Il succo di sedano invece, viene assimilato in pochi minuti e quindi il sodio è immediatamente disponibile per darti benefici contro la calura.

Il sedano è inoltre una fonte eccellente di vitamina C, di fibre e un'ottima risorsa di potassio, acido folico, vitamina B6 e vitamina B1, B2 e calcio.
EMICRANIA: Questo ortaggio contiene poi sostanze fitochimiche conosciute come cumarine che hanno dimostrato di essere in grado di tonificare il sistema vascolare e abbassare la pressione sanguigna e possono anche essere utili nei casi di emicrania.
PRESSIONE SANGUIGNA: Due ricercatori della University of Chicago Medical Center hanno condotto degli studi su un composto di cumarina trovato nel sedano, il 3-butylphthalide-N (3NB), e hanno scoperto che può abbassare velocemente la pressione sanguigna.
Questi studi sono stati confermati dal padre di uno dei ricercatori il quale notò, dopo aver bevuto l'estratto di sedano ogni giorno per una settimana, un calo della pressione arteriosa da 158/96 a 118/82.
GOTTA: La ricerca clinica ha dimostrato che il sedano può essere particolarmente utile per chi soffre di gotta, perché il 3NB abbassa significativamente la produzione di acido urico.
ALZHEIMER: In esperimenti su topi affetti da malattia di Alzheimer, il trattamento con 3NB ha migliorato il deficit di apprendimento così come la memoria a lungo termine.
La cura con 3NB ha anche ridotto in modo importante il deposito totale di beta-amiloide cerebrale, la proteina che si accumula nel cervello dei malati di Alzheimer.
I ricercatori hanno concluso che il "3NB dimostra un potenziale preclinico promettente come farmaco multitarget per la prevenzione e/o il trattamento del morbo di Alzheimer".
GLICEMIA: In uno studio pubblicato sul Saudi Medical Journal si afferma che il consumo del succo di sedano ha un impatto diretto sui livelli di zucchero nel sangue poiché in pochi minuti i loro valori vengono ridotti del 20%.
Un nostro cliente ci segnala che dopo aver bevuto estratto di sedano per 20 giorni, tutte le mattine, il suo livello di glicemia è sceso da 250 a 160.

La pesca

Questo frutto ha origini cinesi e veniva chiamato “il frutto dell’immortalità” per il suo alto tasso di vitamine, come B1, B2 e C e minerali come il fosforo, il potassio e il ferro.
Dal sapore zuccherino e saporito, la pesca ha proprietà disintossicanti e aiuta il corpo ad eliminare le tossine, favorendo la digestione e la circolazione. 
Anche chi soffre di problemi renali o vuole semplicemente drenare il suo corpo, per renderlo più tonico ed evitare la cellulite, troverà beneficio dall'assunzioe giornaliera dell'estratto di pesca.
Infatti sia la sua polpa che la buccia hanno proprietà antiossidanti e contengono beta-carotene, un toccasana per la pelle e per la sua preparazione all’estate poiché elimina i radicali liberi e previene alcuni tipi di tumore.
Alcune patologie  dell'estratto di pesca:

TUMORE AL SENO E ALLA PELLE: Secondo uno studio del 2014 condotto dai ricercatori del Texas A&M, i polifenoli contenuti nelle pesche hanno inibito con successo la crescita e le metastasi di almeno un ceppo di cellule tumorali al seno.
I ricercatori raccomandano ai malati di cancro al seno di mangiare due o tre pesche al giorno per sperimentare gli effetti protettivi del cancro.
Un altro interessante studio della stessa università ha scoperto che non solo i polifenoli rallentano la crescita del cancro al seno, ma uccidono anche quelle stesse cellule tumorali, senza far morire le cellule sane.  
Un interessante studio del 2003 ha scoperto che i composti contenuti nei semi di pesca riducono la crescita del papilloma (tumori) sulla pelle e rallentano la loro cancerogenesi, il processo attraverso il quale i carcinomi benigni si sviluppano nel cancro.
RADICALI LIBERI: le proprietà antiossidanti del succo di pesca aiutano a combattere l’azione dei radicali liberi, i quali cagionano diversi tipi di danni come lo stress ossidativo e contribuiscono alla disgregazione cellulare. 
Studi clinici hanno confermato che bere un bichciere di succo di pesca appena spremuto a freddo allevia lo stress ossidativo in soli 30 minuti.
CANDIDA: I composti bioattivi presenti nella pesca contrastano i sintomi della candida, l’infezione da lievito più comune, la crescita del fungo candida con la sua combinazione di polifenoli, bioflavonoidi e tannini.
DISTURBI INTESTINALI: il succo della pesca è anche un valido trattamento per curare alcuni disturbi intestinali come il reflusso gastroesofageo, la costipazione e la diarrea.
L’estratto di pesca accresce la frequenza e/o la forza delle contrazioni nel tratto gastrointestinale, mantenendo il buon funzionamento della flora batterica.

Attenzione: la buccia della pesca purtroppo è solitamente ricca di antiparassitari, usati in abbondanza poiché il pesco è facilmente attaccabile da parassiti e piccoli insetti.
Le pesche si classificano al secondo posto negli alimenti più contaminati dai pesticidi: la positività ad almeno una sostanza dannosa è del 98%.
Purtroppo molti pesticidi persistono sulle bucce anche dopo averle lavate, anche con il bicarbonato, così come sulla polpa anche dopo averla sbucciata.
Se si vuol essere certi di consumare prodotti non inquinati chimicamente bisogna rivolgersi a coltivatori che fanno agricoltura biologica o biodinamica.

RICETTA 2
Una ricetta da provare con le pesche è:
- 2 zucchine, 100 gr di cicoria, 2 pesche, 1/2 limone

Ricavare degli spicchi dalle pesche e rimuovere i torsoli, pelare il limone e tagliare finemente la cicoria e in 4 pezzi le zucchine.
Inserire gli ingredienti nell'estrattore di succo nel seguente ordine: limone, cicoria, zucchine e pesche.

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Mirtilli Rossi

I mirtilli sono utilizzati più per i loro benefici curativi che nutrizionali.
Il loro succo è impiegato per la cura di infezioni della vescica.
TRATTO URINARIO: i miritlli sono stati studiati a lungo per la capacità di ridurre il rischio di infezioni nel tratto urinario.
Nel 1994 uno studio controllato con placebo su 153 donne anziane, pubblicato nel «Journal of American Medical Association (JAMA), ha dimostrato che i mirtilli aiutano a prevenire le infezioni del tratto urinario.
Nello studio, nel gruppo cui era stato somministrato il succo di mirtilli, le donne soggette a infezioni del tratto urinario erano meno della metà - 42% per essere precisi - rispetto al gruppo di controllo che aveva ricevuto una bevanda placebo.
In questa ricerca innovativa, la dose di succo di mirtilli era di 250 ml (circa 1 tazza), mentre nella maggior parte degli studi successivi i soggetti hanno bevuto circa 470 ml (2 tazze) di succo ogni giorno.
Il succo di miritlli non solo purifica le urine grazie a un agente antibatterico chiamato acido ippurico, ma è stato dimostrato che è in grado di ridurre la capacità del batterio Escherichia coli di aderire alle pareti del tratto urinario.
Dato che l'80-90% delle infezioni del tratto urinario sono causate da E. coli: i mirtilli forniscono una protezione
significativa contro questo problema comune.
CALCOLI RENALI: I mirtilli possono essere d'aiuto anche nella prevenzione dei calcoli renali.
Questi frutti contengono acido chinico, il quale non essendo scomposto nell'organismo, rende leggermente acide le urine.
Questa lieve acidità impedisce agli ioni di calcio e fosfato di formare dei calcoli insolubili.
È stato anche provato che nei pazienti con calcoli renali ricorrenti, il succo di mirtillo riduce la quantità di calcio nelle urine di oltre il 50%.

RICETTA 3
Una ricetta da provare con i mirtilli rossi è:
- 100 gr di lamponi, 100 gr di mirtilli rossi, 8 fragole, 1/2 limone con la buccia


Inserire gli ingredienti nell'estrattore di succo nel seguente ordine: limone, lampone, mirtilli e fragole.

Melone

Il melone è composto da oltre il 90% di acqua, di conseguenza il suo contenuto calorico è ridotto, poco pù di 30 kcal per 100 g, e il suo contenuto in grassi è prossimo allo zero.
Molto abbondante la presenza di vitamina A, in varie forme: retinolo, alpha-carotene, beta-carotene, luteina e zeaxantina, questi ultimi composti importanti per lo sviluppo e la funzione della retina.
Elevato anche il contenuto di vitamina C buono il contenuto di folati, vitamina B1, B3 e B6.
Tra i minerali elevato il contenuto di potassio, buono quello di magnesio e rame.
Visto il ridotto contenuto di zuccheri può anche essere consumato da soggetti diabetici, purché le porzioni rimangano sotto i 150/200 g.
Ecco 10 motivi per bere l'estratto di melone:
1. È IDRATANTE per il corpo.
La presenza di potassio stimola la diuresi e favorisce la salute di RENI e INTESTINO.
2. Contribuendo a regolarizzare la PRESSIONE ARTERIOSA, mantiene in salute il cuore e l'apparato cardiovascolare.
3. Grazie alla presenza di betacarotene è in grado di contrastare i RADICALI LIBERI e di aiutare nella prevenzione ai tumori.
4. È un INTEGRATORE NATURALE di minerali come il ferro, il calcio, il fosforo e di vitamine A e C.
5. Ha un BASSO APPORTO CALORICO.
6. La presenza di vitamina A contribuisce a tenere in salute gli OCCHI.
7. Le vitamine B2 e B6 contribuiscono a mantenere in salute il CERVELLO e a combattere l'insorgenza dell'OSTEOPOROSI.
8. È uno strumento di bellezza:  protegge la PELLE dall'esposizione ai raggi solari UV e stimola l'ABBRONZATURA.
Contrasta la ritenzione idrica e la CELLULITE.
9. È un potente CICATRIZZANTE.
10. È un potente ANTIBATTERICO.

Latte di cocco

Non c'è niente di meglio del latte di cocco per rinfrescarsi e iniziare al meglio la giornata!
Il latte di cocco è un latte vegetale famoso nei Paesi con lussureggianti fattorie di alberi di cocco, come i Caraibi, le Filippine, e altri paesi asiatici.
Leggermente dolce nel sapore, è spesso utilizzato nella preparazione di dolci.
Il latte di cocco ha un ruolo prezioso in una dieta terapeutica per l'intestino, per rimpiazzare i latticini.
Potrebbero essere comprati già pronti, ma è più sicuro, semplice e gustoso farli in casa.
Inanzitutto, al fine di garantirne la lunga conservazione il latte già confezionato viene sottoposto a pastorizzazione.
Questa procedura da un lato elimina i batteri e i microorganismi ma dall'altro lato distrugge completamente tutti gli enzimi e la maggior parte delle vitamine e degli oligoelementi, trasformando il latte in un prodotto energeticamente morto.
Non è raro poi trovare tra gli ingredienti di latti vegetali "naturali" e biologici anche i cosiddetti additivi.
Possono essere aromi, conservanti, agglomeranti o addensanti, gelificanti e così via.
Uno degli addensanti più comunemente usati è la carragenina.
Contraddistinta dalla sigla E407, la carragenina è un polisaccaride estratto dalle alghe rosse che è anche stabilizzante, gelificante ed emulsionante.
Se il ruolo di questo additivo si limitasse a un'azione meccanica sulla densità del prodotto, forse la sua presenza non sarebbe un problema.
Peccato che la carragenina è stata accusata a più riprese di causare infiammazione intestinale, sindrome del colon irritabile (o colite), disturbi della digestione e anche aumento del rischio di cancro al colon-retto.
A sostenere il ruolo infiammatorio della carragenina sono diversi studi, tra cui uno noto condotto su cellule umane in coltura da Joanne Tobacman, professore associato presso l'Università dell'Illinois a Chicago, che ha dimostrato come questo additivo sia capace di infiammare le cellule intestinali.

La soluzione migliore è quindi prepararlo al momento con l'ausilio dell'estrattore di succo, a partire dal cocco fresco e gustarlo subito!
Cosi facendo si avrà la certezza di avere tutti gli enzimi e le vitamine e la sicurezza di non avere addensanti o zuccheri.
Un prodotto con la massima energia vitale!

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