Integratori vitaminici: attenzione a non abusarne.
Le vitamine si suddividono in due gruppi: liposolubili ( A, D, E, K) e idrosolubili ( gruppo B, vitamina H, PP e C).
Questa distinzione è molto importante in quanto le vitamine idrosolubili sono presenti nei comparti acquosi dell‟organismo (es: sangue, liquidi intra ed extra cellulari) e vi rimangono per breve tempo poichè sono presto eliminate attraverso le urine (e per questa ragione devono essere giornalmente rimpiazzate).
Al contrario quelle liposolubili si depositano nei tessuti, in particolare quello adiposo e possono dare origine a fenomeni di accumulo.
È dunque fondamentale assumere una sana, varia e corretta alimentazione, che rispetti la stagionalità e la freschezza dei cibi consumati e che permetta di coprire tutti i fabbisogni vitaminici giornalieri.
Il motivo risiede nel fatto che, in seguito ad un'inadeguata assunzione vitaminica o in condizioni di aumentato fabbisogno (come ad esempio la gravidanza), possono facilmente subentrare stati carenziali, detti ipovitaminosi, in grado di condurre ad alcune gravi patologie.
In caso di deficit bisogna dunque ripristinare le quantità vitaminiche mediante o l’alimentazione o con l'assunzione di specifici integratori.
Ma che cosa sono questi integratori?
Il testo di legge del 30/07/2004 definisce gli integratori alimentari come “tutti quei prodotti alimentari commercializzati in forme predosate1, destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine e i minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico”.
Il testo legislativo regolamenta gli stessi anche in termini di etichettatura, chiarezza dei messaggi pubblicitari, controlli e sanzioni.
È dunque fondamentale promuovere un uso appropriato degli integratori e dei micronutrienti e sottolineare il fatto che gli stessi non devono essere intesi come sostituti di una dieta sana e bilanciata ma che anzi è preferibile l'assunzione di integratori naturali come gli estratti di semi ricavati con Frantoil o i germogli coltivati con Germoglio e che in ogni caso la loro supplementazione non deve mai eccedere a quelle che sono le dosi giornaliere raccomandate.
E' stato stimato che almeno il 20% delle patologie coronariche, circa il 40-60% dell'incidenza del cancro e il 35% delle morti per cancro siano attribuibili ad una dieta non bilanciata e priva delle vitamine e dei principi chimici essenziali2.
In Italia il programma di sorveglianza nutrizionale ha permesso di stimare che le malattie a componente nutrizionale sono state responsabili del 60% della mortalità generale.
Quello degli integratori alimentari è un vero e proprio business che, solo nel nostro paese, muove circa tre miliardi di euro ogni anno e che è in costante crescita (si stima che cresca del 6% l'anno).
Non solo, secondo una ricerca di FederSalus, l'associazione nazionale produttori e distributori di prodotti salutistici, nel nostro paese ci sono in commercio 72.540 diversi integratori e nel 2018 il 65 per cento della popolazione adulta ha utilizzato almeno un integratore.
Le cause di questo utilizzo massiccio sono molteplici.
C'è chi li utilizza per avere più energia (35 %), chi per gestire situazioni specifiche (28 %), chi per prevenire malattie cardiovascolari e osteoarticolari (22 %) e chi ancora per migliorare il benessere in generale (15 %).
L'Italia è in pole position in Europa per quanto riguarda il consumo di integratori con il 20 per cento dei consumi complessivi europei.
Ma siamo sicuri che gli integratori siano davvero indispensabili o che adirittura siano veramente utili?
Diversi studiosi non la pensano cosi, anzi ne scoraggiano l'utilizzo.
Secondo una ricerca pubblicata dalla FISV (Federazione Italiana Scienze della Vita) è emerso che le ultime evidenze scientifiche sull’utilizzo degli integratori alimentari mostrano che nella stragrande maggioranza dei casi il loro uso non solo è improprio, in quanto una dieta bilanciata sarebbe molto più efficace per sanare eventuali carenze di oligoelementi o vitamine, ma che spesso a seguito dell'assunzione di integratori si verificano degli effetti indesiderati (sia per la concomitanza di patologie o di trattamenti farmacologici con cui essi possono interferire, sia per i potenziali effetti avversi provocati dall'assunzione di dosi superiori rispetto ai reali bisogni).
Inoltre secondo ben tre differenti studi, gli integratori multivitaminici non sono affatto utili nella prevenzione delle malattie o nel miglioramento della salute.
In particolare non servono a scongiurare problemi di cuore o di perdita della memoria e non sono minimamente collegati ad un prolungamento della durata media della vita.
L'assunzione degli integratori è dunque consigliata soltanto a quei soggetti fortemente debilitati o a rischio di avitaminosi (come le donne in gravidanza, bambini e gli anziani) mentre per tutti gli altri può essere un'integrazione ad una dieta sana e variegata, come quella mediterranea integrata con estratti naturali e biologici prodotti con Estraggo.
Le alternative naturali alle medicine: l'olio estratto dai semi con Frantoil
Immaginate si poter avere tra le mani uno strumento in grado di fornirvi tutte le vitamine e i nutrienti contenuti negli integratori ma senza alcun effetto collaterale e anzi con molteplici benefici aggiunti.
Impossibile dite?
Ebbene Siqur Salute propone uno straordinario dispositivo in grado di fare tutto ciò.
Stiamo parlando dell'estrattore di olio a freddo Frantoil.
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Dopo aver inserito i semi nell'apposito serbatoio e azionato il pulsante di avvio dovrete aspettare solo pochi secondi per ottenere un olio purissimo, da usare sia come condimento nelle vostre pietanze sia come cosmetico nei massaggi e nella cura del proprio corpo.
Possiamo definire questo dispositivo come una vera e propria farmacia, facile da usare e da pulire, in grado di fortificare il vostro corpo, idratare la vostra cute, rafforzare i vostri capelli e contrastare al contempo tutti i sintomi influenzali e intestinali, il tutto in modo completamente naturale.
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1 Il termine si riferisce al fatto che essi devono essere formulati per essere assunti in piccole quantità misurabili e misurate e che per tale ragione sono presentati in forma di tavolette, capsule, compresse, bustine di polveri, fiale di liquidi, flaconcini e flaconi a contagocce.
2 Secondo quanto affermato nel corso del National Research Council tenutosi nel 1989 a Washington.
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