Come assimilare velocemente la vitamina A: gli estratti di frutta e verdura
Prima di descrivere le proprietà e i segreti della vitamina A vediamo un breve accenno alla sua storia.
Questa vitamina fu scoperta nel 1913 dagli studiosi Elmer Mc Collum e M. Davis, i quali coniarono il termine retinolo per indicare un fattore di crescita liposolubile dei ratti alimentati con tuorlo di uovo.
I ricercatori le diedero il nome di vitamina A, per distinguerla dalla vitamina B1 scoperta appena due anni prima.
Alcuni anni più tardi, nel 1935 il dottor George Wald identificò un’altra sostanza che assunta dall’organismo era trasformata in vitamina A solo quando ne aveva bisogno (tale provitamina è elaborata dal fegato e dalle pareti intestinali).
Quella sostanza è oggi conosciuta con il nome di beta-carotene.
A cosa serve la vitamina A
La vitamina A è in primo luogo la vitamina della vista poiché serve nella retina dei nostri occhi per formare le rodopsine, proteine che consentono i convertire i segnali luminosi in segnali elettrici interpretati dal cervello nel processo della vista.
Essendo fotosensibili, le rodopsine vengono degradate continuamente e hanno bisogno di un rifornimento costante di vitamina A per essere rigenerate.
Se questo non avviene ecco che i nostri occhi faranno più fatica ad adattarsi alle condizioni di scarsa luminosità.
Questo potrebbe non sembrare un problema serio: d’altronde di giorno siamo accompagnati dalla luce solare mentre di sera l’elettricità illumina le nostre case.
Tuttavia vi lascio immaginare questo scenario: vi trovate a bordo della vostra auto e state percorrendo una strada di notte.
Ad un tratto incrociate un’auto dalla corsia opposta con i fari abbaglianti accesi.
Sicuramente resterete un attimo storditi dall’intesità della luce prodotta.
Questo perché le rodopsine saranno inevitabilmente bruciate dall’azione della luce.
Se la vostra vitamina A è scarsa questo intervallo di cecità potrebbe prolungarsi di molti secondi, ponendo in serio pericolo la sicurezza della vostra vita.
Le proprietà della vitamina A: contro le infezioni e i tumori della pelle
Le funzioni della vitamina A non si fermano solo alla vista: la vitamina A è una di quelle molecole che regolano direttamente l’espressione genica, ovvero che si può legare al nostro DNA e regolare moltissimi geni rafforzando i principali tessuti del nostro corpo quali la pelle, la bocca, il tratto digerente, l’apparato respiratorio e le vie urinarie.
Per questo motivo questa vitamina è fondamentale per la salute della nostra pelle e delle membrane mucose, nonché per prevenire e combattere le infezioni, perché poprio questi tessuti sono i primi ad essere attaccati in caso di invasione da parte di agenti patogeni.
Infine le vitamina A svolge un’importante azione anticancerogena soprattutto per quanto riguarda i tumori di origine epiteliale.
Essa infatti rallenta la proliferazione cellulare permettendo alle cellule epiteliali di differenziarsi.
Sia la proliferazione sia la differenziazione sono riconosciuti meccanismi che prevengono dalla formazione dello sviluppo tumorale.
Oltretutto la vitamina A protegge la nostra pelle dai danni della radiazione ultravioletta prodotta dal sole e anche questo ci protegge dai tumori della pelle.
Che cosa comporta la carenza di vitamina A? Ecco il primo sintomo.
Come per la maggior parte dei minerali, carenze severe e cliniche di questa vitamina sono per fortuna rare nei paesi industrializzati.
Esistono tuttavia numerose forme marginali di carenze le quali con il tempo possono dar luce ad effetti ben più gravi nei confronti del nostro stato di salute.
Ecco perché è importante assicurarsi di assumere giornalmente la quota raccomandata.
I sintomi che devono farci sospettare una carenza da questa vitamina comprendono:
- visione crepuscolare ridotta (condizioni di scarsa visibilità).
- rallentamento visivo dal passaggio tra luce e buio.
- intervallo di cecità in seguito ad abbaglio prolungato.
- forte sensibilità alla luce solare, al punto di dover utilizzare frequente gli occhiali da sole.
- occhi spesso affaticati in seguito ad attività come guardare la tv, leggere o cucire.
- mal di testa frequenti.
- occhi e bocca spesso secchi.
- pelle secca e ruvida, spesso soggetta ad eruzioni cutanee, eczemi, brufoli, infezioni e prurito.
- ipercheratosi follicolare ovvero l’accumolo di cellule morte può dare luogo a forte ruvidità in determinati punti del corpo (un piccolo trucco per verificare il vostro stato di salute è passare il palmo della mano sotto il vostro gomito: se questo risulterà ruvido potreste avere un principio di carenza da vitamina A dato che l ipercheratosi è il primo sintomo riscontrabile).
- aumentata frequenza delle infezioni alle vie respiratorie e urinarie (es: raffreddori più frequenzi di lunga durata).
Fonti ricche di vitamina A (retinolo) nel regno animale
La vitamina A nella sua forma naturale è contenuta nel fegato in quanto esso è l’organo dedicato al suo stoccaggio.
Fegato di bovino, suino e fegatini di pollo sono tutte fonti eccellenti di vitamina A (ne contengono 16000 µg ogni 100g), anche se il primato in questo campo spetta indubbiamente al fegato di merluzzo con i suoi 18000 µg ogni 100g.
Non sono invece indicate le carni muscolari come le bistecche in quanto questa vitamina non si accumola nei muscoli della carne.
Ora, visti questi dati potremmo pensare che assumere il fegato possa essere il metodo migliore per assimilare la vitamina A.
Un’analisi di questo tipo, seppur corretta, non tiene conto di due fattori.
1)Le vitamine sono termosensibili.
A meno che non vogliamo mangiare della carne cruda (e francamente non lo consiglio), dobbiamo necessariamente cuocere in padella il nostro bel fegato.
Ma questo processo porterà inevitabilmente ad una perdita del contenuto vitaminico nell’alimento (circa il 30%).
Questo perché la vitamina A è termolabile ossia sensibile al calore.
2)Il fegato è anche ricco di colesterolo
Il fegato è sconsigliato in caso di ipercolesterolemia, dato che contiene un’elevata quantità di colesterolo, 355 mg nel fegato di origine bovina e ben 570 mg nel fegato di merluzzo.
Pochi bocconi contengono oltre il 60% della razione raccomandata giornaliera e quasi il 100% per quella indicata per un paziente ipercolesterolemico.
Fortunatamente esiste un metodo naturale per abbattere il colesterolo: stiamo parlando delle pentole in ceramica Zisha.
Mai sentite? Allora dai un’occhiata qui!
Fonti ricche di vitamina A (beta-carotene) nel regno vegetale
Il segreto dietro che sta dietro l’assunzione della vitamina A è che questa non deve essere per forza introdotta come tale.
Il nostro organismo è infatti perfettamente in grado di ottenerla anche a partire da alcuni precursori diffusi nel mondo vegetale: stiamo parlando dei carotenoidi.
Questo termine richiama le carote ed infatti quello con la maggior attività provitaminica è il beta-carotene, un pigmento responsabile della colorazione non solo delle carote ma anche della zucca, albicocca, melone, mango e papaia.
Quello che ti stupirà è che il beta-carotene è anche diffuso nei vegetali a foglia come broccoli, radicchio, spinaci ed erba di grano ed il fatto che questi siano tutti di color verde non indica una scarsità di vitamina A bensi una presenza di clorofilla, componente fondamentale per la salute.
Il fabbisogno giornaliero raccomandato e le precauzioni d’uso.
Il fabbisogno giornaliero di vitamina A necessario per mantenere le riserve adeguate si attesta tra i 700 e i 900 microgrammi giornalieri nell'uomo e i 600-700 nella donna.
Alle persone che sono più soggette ad affaticare i propri occhi (utilizzo intensivo del computer, letture di documenti prolungate o anche chi lavora in condizioni di forte luminosità come all’aperto) è tuttavia consigliato aumentare questa quota.
Attenzione però a non esagerare: essendo liposolubile la vitamina A tende ad accumularsi nell’organismo e se assunta in grandi quantità può diventare tossica.
Gli integratori alimentari, se non specificatamente prescritti da un medico o da un nutrizionista non sono consigliati e lo stesso fegato/olio di merluzzo sarebbe da evitare.
Attenzione infine a non abbinare l'assunzione di vitamina A con alcol, caffè, tabacco, antibiotici e cortisone, che ne neutralizzano l'efficacia.
I migliori supervitaminici: gli estratti di frutta e verdura.
Il modo migliore per assumere la giusta dose giornaliera di vitamina A è costituito dagli estratti di frutta e verdura.
Essi sono ricchi di precursori carotenoidi i quali hanno un basso rischio di tossicità.
Ciò è dovuto da un lato dal fatto che la conversione di questi precursori a vitamina A è regolata e graduale (dunque il nostro corpo riesce ad assimilarla meglio), dall’altro perché il loro assorbimento intestinale diminuisce all’aumentare della dose più di quanto non succeda con la vitamina A preformata.
Il fabbisogno giornaliero di beta-carotene può essere coperto già con estratto formato da una carota, 40 g di spinaci, una mela e 90 g di albicocche o mango.
Vuoi un po’ di tintarella?
Se cercate un modo naturale per migliorare il colore della vostra pelle, le carote possono fare al caso vostro.
Esiste infatti una sola (innocua) conseguenza dall’assunzione quotidiana di betacarotene: la sfumatura arancione della pelle.
Se bevete un estratto con qualche carota una volta al giorno per un’intera settimana, noterete che la vostra pelle assumerà temporanemante una lieve sfumatura arancione.
Questo perché il betacarotene, circolante nel sangue, cosi come colora le carote ha la proprietà di donare allo strato adiposo presente appena sotto la nostra pelle una colorazione arancione.
Ciò non costituisce alcun pericolo, solo effetto alternativo per far sembrare abbronzata la vostra pelle!
Le combinazioni supervitaminiche: 5 estratti da provare
La vitamina A e i carotenoidi sono molecole iposolubili quindi per essere assorbite efficacemente nel nostro intestino hanno bisogno di dissolversi nei grassi.
Ecco perché è consigliato accompagnarle con un filo d’olio possibilmente estratto a freddo.
L’olio di canapa, di lino o di cardo mariano si abbinano perfettamente agli estratti e gli conferiscono un sapore unico e inconfondibile.
Per ottenerli vi basterà usare un estrattore di olio come Frantoil di cui potete avere maggiori informazioni qui.
Ecco quindi 5 combinazioni di estratti supervitaminici che vi stupiranno con il loro sapore:
- - 50 g di lattuga, 50 g di albicocche, due carote, due cucchiai di olio di lino
- - Un pompelmo rosa, una pera Kaiser, un cubetto di zenzero e due cucchiai di olio di albicocche amare
- - Due carote, 60 gr di spinaci, 100 gr di ananas e due cucchiai di olio di cardo mariano
- - Due carote, due pesche, due albicocche, mezzo limone senza buccia e una manciata di germogli di crescione.
- - 20 gr di cavolo nero, 200 gr di uva bianca, due carote, due gambi di sedano e una manciata di erba di grano.
Il procedimento per prepare questi estratti vari in base alla tipologia di estrattore da voi posseduto.
Se avete un estrattore ad imboccatura larga dotato di un motore ad induzione e di coclea borchiata ai lati come Estraggo Light, Estraggo PRO o LifeEnergy PRO allora vi basterà inserire la frutta e la verdura anche intera, avendo cura di tagliare a cubetti solamente l’ananas e il sedano e di privare del nocciolo le pesche e le albiccocche.
In caso contrario dovrete tagliare minuziosamente tutta la frutta e la verdura e dovrete rinunciare ad utilizzare quei vegetali a foglia ricchi di carotenoidi come come lattuga, cavolo nero, broccoli, radicchio, spinaci, germogli ed erba di grano.
Adesso tocca a te!
Ora che hai visto quali sono gli alimenti che ti possono aiutare ad assimilare velocemente la vitamina A, puoi combinarli e sbizzarirti nel realizzare fantastici estratti.
Ti ricordiamo che gli estratti sono alleati preziosi se usati ad integrazione di una dieta corretta e di una regolare atticità fisica.
Per qualsiasi problema di salute consulta il tuo medico di base o rivolgiti ad un nutrizionista.
Adesso tocca a te: prendi il tuo estrattore e realizza la tua ricetta.
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