Pesticidi negli alimenti: ecco come possiamo proteggerci
Al fine di garantire degli standard di qualità elevati e di proteggere al contempo le piante dagli attacchi degli insetti e dal possibile sviluppo di malattie biotiche, si è sempre di più reso necessario l’impiego in agricoltura di agenti chimici in grado di uccidere i batteri e i parassiti che attaccano le piante: stiamo parlando dei pesticidi.
In base ai dati statistici raccolti nel corso del 2018 sulle vendite in Italia dei prodotti fitosanitari è stata rivelata una vendita di quest'ultimi stimabile intorno alle 130.000 tonnellate e avente nei fungicidi il prodotto più venduto (60%), seguito dagli erbicidi e dagli insetticidi.
Non solo, l’Italia è risultato essere il terzo paese dell’Unione europea dove si vendono più pesticidi, preceduta solo dalla Spagna e dalle Francia.
Nel 2017 i laboratori italiani hanno inviato i risultati di 9.939 campioni di alimenti di origine vegetale e animale, aventi provenienza italiana ed estera ed etichettati come prodotti da un'agricoltura non biologica.
L’elaborazione dei dati ha identificato che il 36 % della verdura e ben il 64% della frutta è risultata contaminata, in particolare il 64% delle pere, il 61% dell'uva e il 57% delle pesche sono risultate campioni con multiresiduo1.
Ma quali sono gli effetti dei pesticidi sull'uomo?
Diversi studi hanno evidenziato come dosi quotidiane, anche piccole, di pesticidi producano sull'uomo profonde alterazioni metaboliche generando, in particolare, una tendenza all’obesità, un'intolleranza al glucosio con effetto diabetogeno e un'alterazione della barriera intestinale.
La presenza di multi-pesticidi è dunque uno dei fattori cardine nella diffusione dell'obesità e riscuote effetti addirittura superiori a quelli di una dieta ricca di grassi.
Ai rischi da pesticidi si aggiungono ovviamente quelli per l’esposizione a tutti gli altri inquinanti con cui veniamo in contatto in quanto presenti nell’aria, nel vestiario, negli oggetti di uso comune e fra cui destano particolare preoccupazione gli interferenti endocrini2 cui appartengono anche molti pesticidi.
I risultati recentemente pubblicati dal progetto europeo Heal (Health Environment Alliance) hanno confermato come l’esposizione a tali agenti contaminanti sia correlata a eventi avversi sullo sviluppo sessuale, neurologico, metabolico e sulla crescita dell'essere umano.
Come possiamo risolvere il problema del multiresiduo? Gli estratti di succo.
L'efficacia dei succhi freschi è ormai riconosciuta da oltre un secolo.
Essi infatti separano l'acqua distillata e gli elementi minerali dalle fibre, rendendo cosi più facile e immediata la digestione.
Questo lavoro infatti sarebbe svolto altrimenti dagli elementi digestivi e ciò implicherebbe ore per il completamento, il che si tradurrebbe anche in una maggior quantità di energia consumata.
L'elemento base che rende il nutrimento funzionale ed efficace per il corpo umano è l'enzima.
Gli enzimi ci rendono capaci di digerire il cibo e assobirlo, ma a differenza degli altri composti, hanno bisogno di un organismo esterno che li ospiti.
Essi dunque non sono sostanze ma elettricità che attiva le sostanze di cui sono ospiti.
In ogni caso sono sensibili alle temperature dato che a 48,8° diventano inerti e a 54,4 muoiono.
Nei semi gli enzimi restano in uno stato dormiente e, se conservati nelle giuste condizioni, sopravvivono per centinaia di migliaia di anni (enzimi trovati nelle carcasse di animali datati 50.000 anni fa si sono riattivati quando la carne è stata scongelata).
Possiamo dunque definire gli enzimi come una vibrazione in grado di promuovere una modifica degli atomi in cui essi sono ospiti, senza tuttavia alterare o modificare il loro stesso stato.
Il nostro corpo è costituito da numerosi elementi atomici i quali devono a noi pervenire quotidianamente e nelle proporzioni adeguate affinchè si possa ristabilire l'equilibrio.
Se ciò non avviene entriamo in una condizione di avvelenamento chiamata tossiemia.
Per ricostituire questo stato equilibratore è necessario assumere alimenti vivi e vitali.
Tali elementi si trovano nei vegetali freschi, la frutta secca, nei frutti e nei semi.
È indispensabile assumere alimenti crudi in quanto la cottura elimina l'ossigeno e distrugge gli enzimi.
A questo punto è naturale chiedersi perchè non si possa mangiare le verdure intere anzichè estrarne il succo e la fibra, scartando quest'ultima.
La risposta è semplice: il cibo solido richiede diverse ore di attività digestiva prima che il rispettivo nutrimento sia reso disponibile per le cellule e i tessuti del corpo
Le fibre da un punto di vista nutritivo non hanno alcun valore ma funzionano nell'intestino come una scopa in grado di mantenere il colon e l'intero corpo in condizioni di salute durante la fese digestiva.
Tuttavia l'eliminazione delle fibre che avviene quando si estrae un succo rende gli stessi immediatamente digeribili.
Il sedano ad esempio è l'ideale per contrastare il caldo, soltanto che la sua digestione richiede cosi tanto tempo da far sopraffare una persona dagli effetti del caldo prima di manifestare i propri.
Estraendolo invece otteniamo risulati velocissimi e immediati.
Le fibre raccolgono le tossine contenute nei pesticidi, quindi si dovrebbe ottenere dai vegetali gli enzimi, gli atomi e le molecole senza utilizzare le fibre.
Per farlo è necessario utilizzare un estrattore in modo da spremere la polpa e separare gli enzimi, gli atomi e le molecole da quelle tossine di cui le fibre sono sature.
LifeEnergy PRO, per un succo ancora più puro: un nutraceutico!
È importante comprendere che non tutti i dispositivi fanno una corretta estrazione.
Un buon estrattore necessita, oltre che un'adeguata potenza e robustezza di un'atossicità delle sue periferiche e dei suoi acciai, in modo da realizzare una spremitura che non si faccia ossidare o riscaldare il succo.
Il nuovo Life Energy PRO, oltre a far tutto ciò, restituisce all'alimento tutta l’energia vitale originaria facendolo tornare nello stato in cui era nel momento della raccolta e riprestina l'armonia originaria andata perduta con lo stress subito nelle varie fasi di lavorazione (raccolta, trasporto, vendita).
Ma non finisce qui, questo estrattore è anche in grado di isolare gli estratti da tutte quelle interferenze magnetiche generate dal motore che altrimenti penetrebbero all'interno del succo e soprattutto di trasformare quest'ultimo in un nutraceutico: vale a dire una sostanza biologicamente attiva3 in grado di svolgere un reale effetto benefico sulla salute.
È questo è possibile combinando l'esclusiva tecnologia svizzera del Gold Disc con gli studi di Masaru Emoto sulla vitalità dell'acqua.
Il risultato ottenuto è un succo purissimo e dalla massima qualità!
1Si tratta di un fenomeno per il quale la presenza simultanea di più pesticidi nella frutta e nella verdura fa si che essi possano creare potenziali ripercussioni sulla salute umana.
2 L’Istituto Superiore di Sanità definisce gli interferenti endocrini come ogni sostanza che interferisce con l'azione e con il metabolismo degli ormoni, causando effetti avversi sulla salute dell'organismo oppure sulla sua progenie (difetti alla nascita, deficit riproduttivi e di sviluppo, alterazioni metaboliche, immunitarie, disturbi neuro-comportamentali e tumori ormono-dipendenti).
3 Un alimento biologicamente attivo non è nient'altro che un alimento ricco di enzimi. Lo scienziato Hiromi Shinya nell'opera "Il fattore enzima" dichiara che esiste un rapporto tra l'attività enzimatica e la qualità della salute. Maggiore è infatti la quantità di enzimi presenti nell'organismo migliore è la qualità della vita.
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