Le incredibili proprietà del cavolo nero: il tuo miglior alleato per vivere in salute
Conosciuto e usato da secoli in tutta Europa, il cavolo nero è apprezzato sia per i suoi utilizzi in cucina che per le sue innumerevoli proprietà benefiche.
Introdotto agli inizi del 600 a.C da nomadi celtici che lo importarono dall’Asia Minore, i suoi primi utilizzi risalgono all’epoca degli antichi greci, quando grandi maestri come Ippocrate, Galeno e Catone lo usavano quotidiamente traendone molti vantaggi.
Se cercate all’interno di un vocabolario inglese la traduzione di cavolo nero troverete spesso le diciture “Tuscan kale” e “Tuscan cabbage”.
La presenza del sostantivo toscano non è frutto del caso: la Toscana è stata a lungo la patria di questo ortaggio, tant’è vero che, ancora oggi il cavolo nero è poco usato nelle altre regioni italiane.
Protagonista della celebre ribollita, si narra che la famiglia Medici di Firenze usasse offrire le foglie di cavolo per accogliere e rifocillare i propri ospiti.
Il cavolo nero: una fonte inesauribile di sostanze benefiche
Il cavolo nero è un vero e proprio superfood ovvero un concentrato di sostanze benefiche.
Tra le tante è anche una buona fonte di sali minerali preziosi per l’organismo quali calcio, megnesio, potassio, ferro, fosforo, zinco, rame, manganese, sodio, zolfo, selenio, fluoro e di ben 18 amminoacidi essenziali.
Inoltre abbondano le vitamine tra le quali non solo troviamo le vitamine A e B6 in abbondanza, ma sono presenti anche la B1, B2, B3, B12, C e K, il tutto senza traccia alcuna di colesterolo.
Per darvi un’idea della potenza terapeutica del cavolo nero lasciate che vi racconti una storia.
Nel corso dell’ottocento un carrettiere di Mancenans cadde dal veicolo e si procurò ferite gravissime alle gambe a causa delle ruote che gli passarono sopra.
I medici dell’epoca, dopo averlo visitato, optarono per una delle soluzioni più sgradevoli: l’amputazione dell’arto e programmarono l’intervento per il giorno seguente.
La madre dell’uomo tuttavia non si diede pervinta e contattò Loviant, un guaritore di Saint-Claude, che le disse di far bere il succo ricavato dal cavolo nero e di ricoprire tutta la gamba con le foglie.
La donna segui il consiglio e applicò la medicazione la sera stessa.
In poco tempo il dolore si placò e l’uomo riusci a dormire indisturbato.
Quando si risvegliò si accorse di riuscire persino a muovere la gamba ferita, fatto che stupi anche il chirurgo che si era recato da lui per procedere all’operazione.
Non solo l’operazione non fu eseguita ma otto giorni dopo di impacchi continui di cavolo nero il malato era completamente guarito.
La notizia fu anche pubblicata nella rivista medica “Notice sur les propriétés médicinales de la feuille de chou et sur son mode d’emploi”.
Le incredibili proprietà terapeutiche del succo di cavolo nero erano già note nel 1550, quando Rembert Dodens, dottore dell’imperatore di Germania, scrisse: “Il succo di cavolo nero ammorbidisce il ventre e dupura l’organismo facendo andare di corpo. Pulisce e guarisce le vecchie ulcere e mescolato al miele, crea uno sciroppo che guarisce la raucedine e la tosse”.
A supporto delle qualità del cavolo nero ecco un gustoso ed eccellente estratto per depurare l’organismo e smaltire le tossine e le sostanze tossiche accumolate.
Vi bastano 100 gr di cavolo nero, una costa di sedano, un limone biologico e gli arilli di una melagrana.
Estratto verde energizzante per depurare l'intestino
Preparate gli ingredienti per introdurli nell’imboccatura extralarge dell’estrattore di succo.
Tagliate il cavolo nero e la costa di sedano di traverso, in modo da introdurli facilmente nell’estrattore (potete equipaggiare la tramoggia in modo da evitare la caduta di alcuni residui), quindi sgranate il melograno.
Ecco un facile procedimento per sgranare il melograno senza sporcarsi.
Tagliate le due estremità ed incidete tutte le sue parti sporgenti.
Dividete a metà il melograno e posizionate sopra lo sgranatore automatico, coprendolo con l’apposita cupola.
Con l’ausilio di un mestolo o di un cucchiaio di legno, battete lateralmente girando il melograno fino a che questo non si sarà appiatito.
Recuperate gli arilli caduti sul fondo.
Proseguite infine con il pelare il limone lasciandoci un terzo di buccia (la quale conferirà all’estratto un sapore particolare).
Inserite gli ingredienti nell’estrattore partendo da quelli più teneri e seguendo con quelli più consistenti che aiutano l’espulsione.
L’ordine consigliato è il seguente: cavolo nero, limone, sedano e melograno.
Bevete il tutto entro 15 minuti dall'estrazione per un massimo potere energizzante!
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