Estratto di zenzero con l’estrattore: ecco cosa accade al tuo corpo quando lo bevi a colazione

Estratto di zenzero con l’estrattore: ecco cosa accade al tuo corpo quando lo bevi a colazione

Originario dell’Asia Orientale, lo zenzero è considerato un superfood ovvero un alimento dall’enorme potenziale nutritivo e curativo. 
Ricco di oli essenziali e composti fenolici antiossidanti, lo zenzero aiuta contro le malattie da raffreddamento, rafforza il sistema immunitario, contrasta il mal di testa e l’emicrania e ostacola la cellulite.
Ma le sue proprietà non si fermano qui: scopri con quali alimenti abbinarlo per realizzare un potente estratto energizzante e vitalizzante, da prendere a colazione per iniziare al meglio la tua giornata!

Storia e curiosità dello zenzero

L’origine del nome zenzero è avvolta nel mistero, ma le sue proprietà sono conosciute da millenni in India e nei Paesi del Sudest asiatico, dove questa radice viene usata da ciqnuemila anni per curare tosse, mal di schiena, dolori di stomaco e mal di mare.
Già nel III millennio a.C lo zenzero viene citato nel Pen Ts'ao Ching, uno dei più antichi manuali di medicina cinese, per combattere il raffreddore, febbre, tetano, lebbre e avvelenamenti.
E non è un caso che, ancora oggi a più di 5000 anni distanza, i piatti a base di frutti di mare e di pesci potenzialmente velenosi, sono spesso aromatizzati con questa spezia, considerato un ottimo antidoto contro le intossicazioni.
Fu grazie ai persiani che il “zingiberi”, nome con cui era noto all'epoca, arrivò ai Greci, che lo consumavano dopo i pasti per facilitare la digestione, mentre a Roma i patrizi furono conquistati dalle sue virtu gastronomiche.
Secolo dopo secolo, lo zenzero accompagnava i pasti dei vari popoli e nel XII secolo raggiunge il suo apogeo quando, Santa Ildegarda, monaca-erborista tedesca nota per le sue scoperte mediche, indicò lo zenzero come antidoto per combattere l’avanzare della peste e per il trattamento della gotta.
A quel tempo, in Europa, era una spezia molto ricercata e pregiata: pensate che durante il 13° secolo e il 14° secolo si poteva comprare una pecora pagando con un chilo di zenzero!
Dagli usi terapici versatili: il vescovo fiammingo Lindano nel 1550 lo consigliava nelle sue opere come rimedio per la cataratta, i medici lo utilizzano sovente per calmare le crisi di isterismo e gli attacchi di panico mentre i marinai dell’epoca non si imbarcavano se non si erano assicurati un’ingente scorta di zenzero per scongiurare il pericolo dello scorbuto.
Ancora, nel XVII secolo, durante un’epidemia di peste a Padova, le autorità imposero a tutti gli abitanti di consumare una radice di zenzero per attuire il contagio.
Nel dizionario classico della scuola medica salernitana, si leggeva: “Nel fondo dello stomaco, dei reni e del polmone, lo zenzero bruciante si impone con ragione. Spegne la sete, rianima, stimola il cervello e in vecchiaia risvegli nuovamente l’amore”. Quando gli spagnoli e i portoghesi portarono lo zenzero nelle Americhe, gli Aztechi credettero che fosse un dono del dio Quetzcoatl per la sua capacità di suscitare le forze della vita.
Se in Cina è considerato un efficace tonico che rafforza le energie maschili della vitalità, in Africa, ancora oggi, le spose senegalesi sono solite infilarne le radici nelle cinture per attrarre l’attenzione dei loro uomini, mentre in Arabia le donne ne fanno un miscuglio con il miele, che somministrano quotidianamente ai loro sposi per aumentarne la prestanza fisica.

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Zenzero: stagionalità e come si conserva

Quando si acquista lo zenzero è importante che il rizoma sia effettivamente fresco e sano e quindi dotato di tutte le sue vitù benefiche.
Per questo motivo è necessario verificare che la buccia sia tonica e tesa e che, una volta pelata, l’interno non sia troppo fibroso.
Se si scegliere di acquistare lo zenzero per poi coltivarlo va preferito quello biologico in quanto non trattato con sostanze chimiche, che renderebbero impossibile l’uso dello stesso per scopi curativi.
Lo zenzero, in quanto radice tropicale, è disponibile tutto l’anno, con l’eccezione dei mesi invernali, durante i quali, essendo un prodotto che soffre molto il freddo, difficilmente lo si troverà fresco ammenoché non sia un prodotto di importazione.
Lo zenzero, si conserva in un luogo fresco, possibilmente in un barattolo ermetico avvolto in una carta oleata.
In tal modo si conserverà anche per alcune settimane senza ammuffire.
Un trucco per conservare lo zenzero fino a 3 mesi, molto usato nei Caraibi, è quello di metterlo all’interno di un contenitore con del vino bianco secco e di usare quel vino in seguito per aromatizzare carne e salse.

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Zenzero: le proprietà e i benefici che ancora non conosci

Lo zenzero è uno scrigno di principi attivi, basti pensare gli scienziati ne hanno identificati ben 115 e i più importanti sono olio essenziale, gingerolo, zingerone e shogaol.
Proprio a queste sostanze presenti sul suo fusto si devono le virtu benefiche e dimagranti che lo rendono una spezia molto utile sia in cucina che in medicina.
Il gingerolo abbonda nella pianta fresca, mentre lo zenzero essiccato e in polvere è un concentrato di shogoal (che deriva dal giapponese “shoga”ovvero zenzero), una sostanza che si sviluppa durante il processo di essiccazione e possiede proprietà vicine a quelle dell’aspirina, ma senza avere gli effetti collaterali di quest’ultima.
La pianta fresca, al contrario, abbonda di zingerone, un composto che secondo uno studio della China Medical University di Taiwan è considerato una formidabile soluzione contro la diarrea causata dal batterio Escherichia Coli (il quale oltre all’infiammazione favorisce l’accumolo di peso)1.
Lo zenzero inoltre apporta vitamine del gruppo B e minerali quali potassio, magnesio, calcio, ferro, fosforo, zinco e sodio.
Recentemente, gli scienziati si sono concentrati sul meccanismo d’azione dello zenzero e dei suoi vari componenti. 
Diversi studi hanno dimostrato le proprietà preventive dello zenzero contro le malattie croniche, come l’ipertensione e le malattie cardiache, nonché il suo contributo nel miglioramento generale dell’azione del sistema immunitario.  
In particolare è stato dimostrato che diversi composti attivi presenti nello zenzero hanno una precisa funzione. 
I suoi principi attivi sono in grado di:
- contrastare l’azione dannosa dei radicali liberi (azione antiossidante) i quali essendo prodotti di scarto del nostro organismo, invecchiano i tessuti e favotiscono l’insorgenza della malattie.
- contrastare le infiammazioni e ridurre il dolore (azione antinfiammatoria e antidolorifica).
- essere un toccasana per l’apparato digerente, in particolare contro la nausea, in quanto svolgono un’azione disintossicante a beneficio dei principali organi deputati dello smaltimento delle tossine in eccesso.
Da queste azioni ne trae giovamento anche l’apparato circolatorio, visto che lo zenzero aiuta a ridurre i grassi e gli zuccheri, senza dimenticare il suo effetto potenziante sulle difese immunitarie e protettivo del sistema nervoso: questa spezia agendo a livello mentale aiuta a prevenire  le malattie degenerative a carico del sistema nervoso centrale.

Di seguito gli effetti più importanti:

-Potenzia gli anticorpi e previene le malattie respiratorie: allo zenzero sono riconosciute proprietò immunomodulanti ovvero la capacità di regolare le funzioni del nostro sistema immunitario, facendolo reagire più in fretta agli attacchi esterni.
Anche nel caso in cui i microrganismi esterni riescano a penetrare il nostro scudo, i principi attivi come il gingerolo, il paradol e lo zingerone sirivelano utili per trattare il raffreddore, le malattie da raffreddamento e quelle legate alla vie respiratorie, calmando la tosse e il mal di gola.
Questo perché, oltre a fludificare il catarro ed avere proprietà antibatteriche e antimicrobiche, lo zenzero è riscaldante: aumenta la temperatura del corpo allontanando la malattia. 

-Rinforza il tuo stomaco e il tuo intestino: nel corso dei secoli, lo zenzero è stato usato sopratutto come rimedio contro i disturbi gastrointestinali.
Oggi gli scienziati sanno con certezza che lo zenzero possiede proprietà carminative ovvero limita la formazione di gas intestinali, lenisce i dolori da essi prodotti e ne favorisce l’espulsione.
Come confermato da vari studi, lo zenzero ha un’azione gastroprotettiva e inibitoria nei confronti dell’Helicobacter pylori2, una delle cause principali dell’ulcera peptica.
Se senti una sensazione di dolore o fastidio nelle porzioni superiori dell'addome, dovuta allo stanzionamento del cibo lungo lo stomaco, la causa è la scarsa produzione di enzimi digestivi.
Lo zenzero, aumentando la contrattilità dello stomaco, ne accelera lo svuotamento e rende più semplice la digestione, favorendo il controllo del peso corporeo

-Previene la pesantezza dopo i pasti e la stipsi: lo zenzero produce una potente azione detossificante: questo consente sia all’intestino, sia al fegato che ai reni di eliminare facilmente tutte le scorie che si accumulano al loro interno, migliorando la funzione dei reni e la salute delle cellule renali3.
É un ottimo alleato della digestione perché favorisce la produzione della bile, una sostanza prodotta dal fegato fondamentale nel processo digestivo.
Inoltre favorisce la peristalsi e accelera lo svuotamento gastrico, prevenendo quindi la stitichezza, i disturbi intestinali e riduce il gonfiore e il meteorismo

-Ottimo contro qualsiasi tipo di nausea: lo zenzero è uno dei rimedi naturali più efficaci per alleviare nausea e vomito
È ottimo sia in caso di lunghi viaggi in nave, auto, autobus o aereo, sia in gravidanza.  Inoltre riduce anche la nausea indotta dalla chemioterapia.
I responsabili di tale attività antiemetica (in grado di inibire la nausea) sono i gingeroli.  L’efficacia antiemetica dello zenzero ha dimostrato la sua utilità in gravidanza, durante la quale l’effetto antinausea di questa radice si è dimostrato paragonabile a quello della vitamina B6.
La capacità di combattere la nausea chemioterapica è stata dimostrata da uno studio australiano, nel quale è stata evidenziata la capacità dello zenzero di ridurre la tossicità del cisplatino, un farmaco chemioterapico che causa nausea e vomito4.  

-Aiuta a combattere il diabete: lo zenzero può aiutare ad abbassare i livelli di zucchero nel sangue, poiché è in grado di dirottandoli verso i muscoli che li utilizzano al fine di generare energia.
Secondo una ricerca condotta dall’Università di Sidney, lo zenzero sarebbe infatti un alleato efficace nella lotta contro il diabete di tipo 2
I ricercatori australiani hanno scoperto che i principi attivi dello zenzero migliorano l'ingresso del glucosio all'interno delle cellule5
Il merito di quest'azione, che contribuisce al mantenimento di corretti livelli di zucchero nel sangue, è dei gingeroli, particolari polifenoli presenti nel rizoma, ovvero il fusto sotterraneo, dello zenzero.
Anche chi non soffre di diabete trova nelle zenzero un prezioso alleato: secondo uno studio dell’Università di Teheran, l’assunzione regolare di zenzero nella dieta aiuta a ridurre la quantità di zuccheri trasportati dal sangue, ciò permette di controllare meglio la glicemia e prevenire il diabete6

bemefici 
-Protegge il cuore e la circolazione e riduce il colesterolo cattivo: schierato in prima linea per la salute del cuore, lo zenzero sfodera i suoi benefici prima di tutto contro l’ipertensione.
I valori della pressione sanguigna elevati costituiscono un diffuso fattore di rischio in quanto possono portare allo scompenso cardiaco, angina e infarto.
I nutrizionisti consigliano un adeguato apporto di calcio, un minerale indispensabile per normalizzare la pressione arteriosa.
Ed è qui che entra in gioco anche lo zenzero: i gingeroli contenuti in tale spezia infatti facilitano l’assimilazione del calcio e contribuiscono a tenere la pressione nella norma.
Come dimostrato anche da diversi studi, stimolando la secrezione biliare, il rizoma dello zenzero favorisce il rilascio della bile e quindi l’eliminazione delle tossine attraverso le feci.
In questo modo viene anche favorita la mobilizzazione dei grassi e la riduzione del colesterolo cattivo (LDL), mentre aumenta i livelli di quello buono7.
Un effetto detox che sul lungo periodo favorisce anche il peso forma

-Calma i dolori mestruali: I principi attivi dello Zingerone e del Shogaol contenuti nello zenzero, grazie alle loro proprietà antidolorifiche e disintossicanti, donano molto sollievo a chi soffre di dolori mestruali.
Uno studio clinico nel 2009, in particolare, ha riscontrato un’efficacia pari a quella dell’acido mefenamico, mentre altre sperimentazioni su donne giovani, che assumevano 5 grammi di zenzero al giorno, hanno osservato che diminuisce il dolore mestruale quanto il solfato di zinco o l’ibuprofene senza alcun effetto collaterale8.
  
-Allevia il mal di testa e l’emicrania: migliorando la circolazione sanguigna e grazie alla sua capacità antidolorifica, lo zenzero è in grado di alleviare il mal di testa ed particolare l’emicrania.
Già nel lontano 1990 fu stato pubblicato uno studio sugli effetti dello zenzero nei confronti del mal di testa e, in particolare, gli autori avevano sottolineato come ci fossero già allora evidenze riguardo all'uso di questa spezia nel trattamento di vari stati patologici come nausea, vomito, mal di testa ed epilessia. 
Era stato allora evidenziato come negli stati iniziali dell'emicrania 5 grammi di zenzero diluiti in un bicchiere d'acqua riuscivano a migliorare i sintomi nei 30 minuti successivi senza causare effetti collaterali, come comunque succede con molti farmaci nello stesso ambito patologico.
Ad evidenziare ancor di più tale beneficio ci ha pensato uno studio del 2019, il quale ha paragonato l'effetto dello zenzero a quello del Sumatriptan, un farmaco antidolorifico noto in tutto il mondo nel trattamento del comune mal di testa9.  Entrambi i trattamenti hanno funzionato nel ridurre i sintomi del mal di testa, ma mentre nel trattamento farmacologico, nettamente più costoso rispetto all'uso dello zenzero, si sono registrati effetti collaterali come sonnolenza, vertigini, reflusso gastrico e in alcuni casi anche infarti, in quello con lo zenzero gli effetti collaterali sono stati minimi e non significativi (lieve dispepsia).    

-Diminuisce i sintomi dell’artrosi: alcune ricerche dimostrano che l’assunzione di zenzero può ridurre modestamente il dolore in alcune persone con artrosi.
In particolare, uno studio di ricercatori dell’Università di Copenhagen, ha rivelato che lo zenzero contiene dei composti in grado di inibire la produzione di citochine, le molecole che causano infiammazione e quindi dolore, con una capacità curativa equiparabile a quella del cortisone, che però può causare spesso effetti collaterali come gonfiore, debolezza muscolare, aritmia cardiaca, pressione alta, ansia e problemi di insonni10.   

-Aiuta a prevenire l’Alzheimer e migliora le funzioni cognitive dell'anziano
Lo zenzero contiene numerosi antiossidanti i quali combattono i radicali liberi e ci mantengono giovani più a lungo. 
Queste molecole, insieme alla vitamina C, sono molto importanti per i fumatori per ridurre lo stress ossidativo provocato dal fumo e in più sono importanti per prevenire lo stress ossidativo del cervello che porta al declino cognitivo e l’Alzheimer
Si ritiene che lo zenzero può contrastare l’infiammazione cerebrale: uno studio su 60 donne ha dimostrato che bere un estratto dalla radice migliora notevolemente la memoria e la reattività del cervello, migliorando le funzioni cognitive dell'anziano11.
Un ulteriore studio ha inoltre evidenziato come lo zenzero contenga dei componenti bioattivi che sono in grado di migliorare le prestazioni cerebrali e impediscono i processi infiammatori e degenerativi nel cervello, può essere quindi una valida prevenzione contro la demenza e l’Alzheimer12.

zenzero

Zenzero: dose giornaliera consigliata e controindicazioni 

Generalemente si consiglia di consumare una quantità giornaliera di zenzero fresco che va dai 10 grammi a un massimo di 30 grammi.
La polvere di zenzero, a causa della sua concentrazione, va consumata in dosi di massimo 3-4 grammi.
Anche se non si può parlare di veri e propri effetti collaterali, è importante gestire la durata e le dosi dell’assunzione soprattutto per coloro che devono fare fronte a particolari patologie, per chi soffre di calcoli biliari (perché stimola il rilascio della bile dalla cistifellea) e per tutti quelli che seguono terapie che hanno a regime alcuni farmaci specifici, come gli anticoagulanti.
Le donne in gravidanza possono assumerlo ma stando attente a non eccedere nelle quantità.
È quindi importante fare attenzione a tutte queste variabili, perché i possibili benefici possono invece trasformarsi in effetti indesiderati, come allergie, che spesso sfociano in eruzioni cutanee, mal di stomaco e problemi intestinali. 


Estratto di zenzero con l’estrattore: le ricette 

Il metodo più efficace per assimilare lo zenzero e usufruire di tutte le sue proprietà senza incorrere in effetti collaterali tipici degli integratori è di estrarlo con l’estrattore di succo e combinarlo con altri alimenti.
Ecco una pratica ricetta che puoi realizzare con il tuo estrattore per preparare il tuo corpo in vista dell’autunno
Per prepararla ti basta avere un extrattore ad imboccatura extralarge come LifeEnergy PRO è sarà tutto più facile!

ricetta zenzero

Pela lo zenzero, rimuovi il nocciolo dalla pesca e taglia il sedano a rondelle da 1 cm circa e rimuovi dalla carota le due estremità.
Ricordati di usare ingredienti biologici e freschi in modo da usufruire in sicurezza di tutte le loro straordinarie proprietà.
Un metodo molto efficace per essere certi della freschezza della carota è di acquistarla con i ciuffi delle foglie ancora attaccati.
Il motivo è semplice: mentre le carote di conservano per diverse settimane, i ciuffi appassiscono dopo pochi giorni dalla raccolta, ragion per cui sono sinonimo di una carota giovane e forte.
Oltrettutto contengono molte più vitamine della radice (ad esempio la vitamina C è presente in concentrazioni 6 volte maggiori!).
Se il tuo estrattore ha un motore ad induzione da 240 watt come LifeEnergy PRO, puoi lasciare i semi della pera ed inserire la carota anche intera.
In generale introduci prima gli ingredienti più teneri come il limone, pera, zenzero e sedano e termina con la pesca e la carota.
In questo modo faciliterai la graduale espulsione della fibra e manterrai il tuo estrattore in salute.
Se riesci accompagna il tuo estratto con un filo d’olio di semi di lino appena estratto a freddo con un estrattore d’olio come Frantoil.
In questo modo aumenterai la biodisponibilità del beta-carotene e renderai il tuo estratto un vero e proprio nutraceutico!

Ora che anche tu conosci i benefici e i segreti della radice di zenzero, non ti resta che estrarla con il tuo estrattore!
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