CHI PUÒ E COME ATTIVARE IL RECESSO

Il diritto di recesso per i contratti a distanza, ovvero negoziati fuori dai locali commerciali, è regolato ai sensi di legge per il cliente-consumatore (ossia una persona fisica che acquista la merce per scopi non riferibili alla propria attività professionale, ovvero non effettua l’acquisto indicando nel modulo d’ordine un riferimento di Partita Iva) che ha diritto di recedere dal contratto di acquisto per qualsiasi motivo entro 14 giorni dalla ricezione del bene.

Per esercitare tale diritto il cliente dovrà inviare una comunicazione scritta all’indirizzo di Posta Certificata: siqursalute2@legalmail.it oppure, (farà fede la data del timbro postale) mediante lettera raccomandata con ricevuta di ritorno dichiarando di volersi avvalere del diritto di recesso a:

SERVIZIO CLIENTI

Siqur Salute srl
Via Padova 69/D
35010 Vigonza (PD)

Il cliente dovrà successivamente rendere il bene tramite corriere al medesimo indirizzo.

Le spese di rispedizione della merce sono a carico del cliente.

Nota Bene: Non possono esercitare il diritto di recesso i clienti che acquistano con Partita IVA

MODALITÀ DI RECESSO

Il diritto di recesso è comunque sottoposto alle seguenti condizioni (Articolo 67 del Codice del Consumo):

Qualora sia avvenuta la consegna del bene il consumatore è tenuto a restituirlo o a metterlo a disposizione del professionista o della persona da questi designata, secondo le modalità ed i tempi previsti dal contratto. Il termine per la restituzione del bene non può comunque essere inferiore a dieci giorni lavorativi decorrenti dalla data del ricevimento del bene. Ai fini della scadenza del termine la merce si intende restituita nel momento in cui viene consegnata allo spedizioniere.

Per i contratti riguardanti la vendita di beni, qualora vi sia stata la consegna della merce, la sostanziale integrità del bene da restituire è condizione essenziale per l’esercizio del diritto di recesso. Il cliente è responsabile unicamente della diminuzione del valore dei beni risultante da una manipolazione degli stessi diversa da quella necessaria per stabilire la natura, le caratteristiche ed il loro funzionamento. Qualora il bene reso evidenzi degli aspetti del suo uso e che dunque non possa essere riproposto come nuovo, ma come usato, il rimborso della somma pagata dovrà essere decurtato da un minimo del 20% o più in relazione allo stato di integrità risultante.

Le sole spese dovute dal consumatore per l’esercizio del diritto di recesso a norma del presente articolo sono le spese dirette di restituzione del bene al mittente.

Se il diritto di recesso è esercitato dal consumatore conformemente alle disposizioni della presente sezione, il professionista è tenuto al rimborso delle somme versate dal consumatore, ivi comprese le somme versate a titolo di caparra. Il rimborso deve avvenire gratuitamente, nel minor tempo possibile e in ogni caso entro trenta giorni dalla data in cui il professionista è venuto a conoscenza dell’esercizio del diritto di recesso da parte del consumatore. Le somme si intendono rimborsate nei termini qualora vengano effettivamente restituite, spedite o riaccreditate con valuta non posteriore alla scadenza del termine precedentemente indicato.

Nell’ipotesi in cui il pagamento sia stato effettuato per mezzo di effetti cambiari, qualora questi non siano stati ancora presentati all’incasso, deve procedersi alla loro restituzione. È nulla qualsiasi clausola che preveda limitazioni al rimborso nei confronti del consumatore delle somme versate in conseguenza dell’esercizio del diritto di recesso.

QUANDO DECADE IL DIRITTO DI RECESSO (ARTICOLO 55 DEL CODICE DEL CONSUMO)

Il diritto di recesso previsto agli articoli 64 e seguenti, nonché gli articoli 52 e 53 ed il comma 1 dell’articolo 54 non si applicano:

ai contratti di fornitura di generi alimentari, di bevande o di altri beni per uso domestico di consumo corrente forniti al domicilio del consumatore, al suo luogo di residenza o al suo luogo di lavoro, da distributori che effettuano giri frequenti e regolari;

ai contratti di fornitura di servizi relativi all’alloggio, ai trasporti, alla ristorazione, al tempo libero, quando all’atto della conclusione del contratto il professionista si impegna a fornire tali prestazioni ad una data determinata o in un periodo prestabilito.

Salvo diverso accordo tra le parti, il consumatore non può esercitare il diritto di recesso previsto agli articoli 64 e seguenti nei casi:

  • di fornitura di servizi la cui esecuzione sia iniziata, con l’accordo del consumatore, prima della scadenza del termine previsto dall’articolo 64, comma 1;
  • di fornitura di beni o servizi il cui prezzo è legato a fluttuazioni dei tassi del mercato finanziario che il professionista non è in grado di controllare;
  • di fornitura di beni confezionati su misura o chiaramente personalizzati o che, per loro natura, non possono essere rispediti o rischiano di deteriorarsi o alterarsi rapidamente;
  • di fornitura di prodotti audiovisivi o di software informatici sigillati, aperti dal consumatore;
  • di fornitura di giornali, periodici e riviste;
  • ai contratti in base ai quali il corrispettivo che il consumatore deve pagare non supera i 50 €

Per maggiori informazioni è possibile consultare il testo di legge disponibile sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico e il Decreto legge n° 21 del 21.02.2014.

http://www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/normativa/codice_consumo_giu2011.pdf

http://www.leggioggi.it/wp-content/uploads/2014/06/DecretoLegislativo212014.pdf